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Alessandro Storti

Alessandro Storti (18)

Dopo molte pressioni, la Regione Lombardia è riuscita ad ottenere il parere favorevole, da parte del governo italiano, ad un emendamento che apre la strada per l’ingresso del Pirellone nel comparto parco/autodromo di Monza. Questo ingresso permetterà di risolvere il contenzioso economico con la Formula 1, che ha messo a rischio la permanenza del circuito brianteo nel calendario del campionato mondiale. Come ha scritto il presidente lombardo Maroni, in un commento alla vicenda, l’ingresso della Regione Lombardia rappresenta un punto di svolta, poiché sarà la nostra istituzione comune “a metterci i soldi, non il Governo”. Si tratta di un’osservazione che fa emergere chiaramente i vantaggi di una maggiore autonomia per la nostra Regione. Avere maggiori poteri nel decidere come spendere i fondi pubblici e trattenere sul territorio una percentuale maggiore di tasse, oggi versate a Roma, significa non dover chiedere permessi di spesa e non dover elemosinare la restituzione dei…
I dati pubblicati in questi giorni dallo Svimez, sul sempre più profondo declino del Sud, sia economico che demografico, dimostrano che 155 anni di unità statuale italiana hanno prodotto molti più guasti che benefici per quelle terre. Con il Sud non ha funzionato la politica semicoloniale, applicata dai Savoia fino al disgraziatissimo trasferimento della capitale a Roma. Non ha funzionato la politica clientelare durata fino all’avvento del fascismo, e non a caso contestata già a fine ‘800 dal primo movimento separatista lombardo, quello per la costituzione dello “Stato di Milano”. Non ha funzionato nemmeno la politica autoritaria e statalista voluta da Mussolini, servita soltanto per costruire enormi apparati burocratici, destinati a trasformarsi in carrozzoni pubblici nel Dopoguerra. E non ha funzionato, infine, la politica partitocratica, incentrata sulla creazione di debito pubblico, per finanziare assunzioni di massa nel Sud, e sul successivo sfruttamento fiscale della Lombardia, per mantenere quella folla di…
Il 13 giugno scorso, a Monza, si è svolta l'assemblea fondativa di Avanti: si è trattato del momento di passaggio dalla forma non strutturata (il Collettivo) a quella di vero e proprio movimento politico dotato di un'organizzazione  "solida". Con questa evoluzione, Avanti segna la terza tappa di un percorso iniziato sette anni fa, allorché la sigla, apparsa pubblicamente nella primavera del 2008, scelse di definirsi come "Progetto Politico". Fu quello un periodo di elaborazione concettuale, importante per porre le basi ideologiche e giuridiche del nuovo separatismo regionale, fondato su ragioni di tipo contrattuale e non identitario, condensate nel pamphlet-manifesto "Il sogno di una cosa". Il passaggio a Collettivo avvenne in un momento successivo, dapprima in forma sperimentale, allo scopo di raccogliere energie intellettuali attorno alle idee elaborate in precedenza; ne scaturì un'attività essenzialmente pubblicistica, a tratti molto intensa, durante il triennio 2010-12. Nel maggio dello scorso anno, dopo due anni…
Il 26 novembre del 2013, l'Assemblea del Pirellone approvava la legge 15, con cui veniva istituita la Festa regionale lombarda, il 29 maggio di ogni anno, in ricordo della battaglia di Legnano del 29 maggio 1176. Nel 2014, in occasione della prima ricorrenza della Festa della Lombardia, i ragazzi del Collettivo Avanti hanno organizzato un piccolo presidio-volantinaggio, proprio nello slargo su cui si affaccia il grattacielo Pirelli, sede del nostro parlamento. Quest'anno, torniamo in quello stesso luogo simbolo, ma lo facciamo con dodici mesi intensissimi di attività politica alle nostre spalle. Dodici mesi grazie ai quali abbiamo intessuto molteplici rapporti di collaborazione e di confronto, che definire prolifici è davvero poco. Il 29 Maggio 2014 sapevamo di essere pionieri in viaggio verso una terra sconosciuta. Abbiamo giocato allora con coraggio le nostre poche ma ottime carte, ovvero le nostre idee, che un po' scherzosamente definiamo ormai "avantiste": esse consistono in…
A metà dei Novanta, l'agenzia Young & Rubicam concepì uno slogan pubblicitario, per la nostra Pirelli, rimasto famoso: sull'immagine del velocista Carl Lewis, inginocchiato e pronto a scattare sulla pista dei 100 metri, ma, ahi lui, dotato di scarpe rosse tacco 12, campeggiava la scritta "la potenza è nulla senza controllo". Chiarissimo e indelebile il messaggio sotteso, non a caso lanciato da una casa di pneumatici: pur dotata del motore più performante, nessuna macchina può tenere la strada, se non possiede gomme appropriate. Questo slogan vincente mi è tornato in mente in questi giorni, pensando a certe idee che giudico massimaliste e che puntualmente emergono in ambito indipendentista. Mi riferisco in particolar modo al dualismo fra autonomia e indipendenza. Proprio dall'artificiosa contrapposizione di questi due concetti nascono pericolose conseguenze strategiche, relative al percorso per arrivarci, all'indipendenza. Perchè lei, l'indipendenza, mica piove dal cielo, se ciò non fosse già chiaro abbastanza,…
Lo scorso 23 dicembre, il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato, con deliberazione n. 585, l'Ordine del Giorno 512, presentato dal consigliere e capogruppo della Lega Lombarda Massimiliano Romeo, concernente la comunicazione pubblica ai cittadini del residuo fiscale generato da Regione Lombardia. Partendo dal presupposto che il nostro territorio è il più tassato e più sfruttato d'Europa e, al contempo, considerato che tale condizione risulta per lo piuÌ sconosciuta ai nostri concittadini, l'Ordine del Giorno impegna la Giunta, nell'ambito del bilancio di previsione 2015-2017, "a predisporre idonee opere di comunicazione e rappresentazione visiva all’esterno degli edifici regionali, tramite appositi maxi schermi o altri sistemi multimediali, al fine di rendere noto ai cittadini lombardi il residuo fiscale generato da Regione Lombardia.” È interessante riportare la definizione del concetto di "residuo fiscale" data dal testo votato dall'assemblea del Pirellone; come è infatti noto a chi si occupa di tali tematiche, non è…
In un precedente articolo abbiamo analizzato la natura della Deliberazione di Consiglio Regionale 638 del 17 febbraio scorso, con cui l'Assemblea del Pirellone ha indetto il referendum consultivo sull'autonomia differenziata per la Lombardia. La richiesta di maggiori poteri si inserisce nel contesto dell'attuale art. 116 della Costituzione italiana, che prevede la possibilità, da parte di una Regione, di chiedere l'attribuzione di più competenze rispetto a quelle ordinarie già previste. In questo articolo ci soffermeremo su quali siano le specifiche basi giuridiche lombarde del referendum autonomista; domani spiegheremo, in un altro approfondimento, per quale motivo, a nostro giudizio, esso non sia incostituzionale. Ricordiamo che il referendum è stato indetto in forma propedeutica dal Consiglio, in forza dell'art. 25, commi 1 e 2, della legge regionale 34 del 1983, che disciplina l'istituto referendario. In particolare, il primo comma afferma che "Il Consiglio regionale, prima di procedere all'emanazione di provvedimenti di sua competenza, può deliberare l'indizione di…
Il 7 aprile, l’agenzia di stampa regionale Lombardia Notizie riportava una nota del Presidente Maroni, riguardante la non impugnativa, da parte del Consiglio dei Ministri di Roma, della legge lombarda n.3 del 2015. Quest’ultimo è il provvedimento, elaborato dai consiglieri del Movimento 5 Stelle ed approvato dall’Assemblea del Pirellone lo scorso 17 febbraio, che introduce il voto elettronico per il referendum consultivo. “Non impugnativa” significa che il Governo Renzi non solleverà eccezioni di incostituzionalità in merito a tale recentissima legge. Maroni ha commentato con queste parole la scelta del Governo italiano: "Finalmente da Roma arriva una buona notizia. Ora subito al lavoro per individuare il sistema più efficiente, più sicuro e meno costoso per portare i Lombardi a votare il referendum sull'autonomia, con l'obiettivo di fare della Lombardia una Regione a Statuto speciale". Questa dichiarazione è stata da alcuni interpretata come un via libera al referendum autonomista stesso. Altri, più…
Il 29 marzo scorso, nell'ambito del secondo laboratorio politico, organizzato a Gazzada Schianno (Varese), il Collettivo Avanti ha presentato un nuovo tassello, nella propria campagna di sostegno al referendum autonomista lombardo. Stefano Crippa e Claudio Franco hanno infatti predisposto, per l'occasione, un testo standard di mozione comunale, il cui obiettivo è dare supporto alla Deliberazione del Consiglio Regionale numero 638, adottata lo scorso 17 febbraio dall'aula del Pirellone. La mozione ha un grande valore, sia in termini giuridici che politici. In relazione al primo aspetto, essa si propone come azione di complemento, da parte degli enti locali e ai sensi dell'attuale articolo 116 della Costituzione italiana, nella richiesta di maggiori poteri per la nostra Regione. Per quanto riguarda invece l'aspetto più prettamente politico, la mozione ha il grande pregio di non pretendere una presa di posizione in merito al quesito referendario, bensì esclusivamente in relazione al diritto di decidere da parte della…
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