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"Il male accanto", il nuovo libro di Massimiliano Comparin

Scritto da Carla Tocchetti

Alla presenza di scrittori, giornalisti, personalità del mondo della giustizia, è stato presentato a Milano Bookcity 2015 lo scorso 12 ottobre, presso l’archivio di Stato, “Il male accanto” il nuovo libro di Massimiliano Comparin, (305 pp, edito da Jouvence, gruppo Mimesis, distribuzione Feltrinelli/Pde/Messaggerie). Ambientato nel varesotto di quarant’anni fa, quell’ ”isola felice” che nelle contraddizioni del passaggio da matrice contadina a dimensione piccolo-borghese offrì terreno fertile all’insediamento della criminalità organizzata, il romanzo alterna con sapienza e originalità due diverse scritture: piccole storie di paese e pagine di inchiesta giudiziaria basate sulle testimonianze del collaboratore Zeta. Due modi di rendere le due facce di una medesima realtà, ma anche un ricordo dedicato a chi ha vissuto quei tempi ed un messaggio per i più giovani che non c’erano ancora.

Al centro delle vicende narrate nel romanzo, “Sardegna”, la strada di cascine buguggiatesi che ospitò i primi ‘ndranghetisti infiltrati nel varesotto, dove abitava anche la famiglia dell’autore. <E’ un omaggio alla mia terra> dice lo scrittore, che è in procinto di trasferire la sua residenza e la sua attività a Roma, <Volevo scrivere le storie che mi portavo dentro fin da bambino, di cui avevo sentito parlare a Buguggiate, il paese dove sono cresciuto>. Affettuosi e talvolta divertenti le ambientazioni e gli aneddoti, che solo in parte sono romanzati; la parte giudiziaria è invece frutto di un lungo lavoro documentale di Comparin che ha consultato le oltre diecimila pagine dei verbali dell’inchiesta “Isola Felice” sulle infiltrazioni ‘ndranghetiste nel varesotto condotta dal magistrato Armando Spataro negli anni ‘90.

<Dedico questo libro ai più giovani, che di quel periodo buio hanno solo sentito parlare>, dice Comparin, <perchè capiscano quanto è importante fare le giuste scelte di campo anche se non c’è un ritorno immediato: le conseguenze di quelle scelte incideranno sul futuro di tutti. E’ una sfida generazionale>. Se attorno ai nostri giovani cadono come birilli i valori di sempre - bene comune, solidarietà, amicizia, una ricostruzione etica e civile è possibile attraverso il recupero di alleanze e radici: <E’ importante non abbassare la guardia, perchè la scintilla dell’illegalità, apparentemente estinta, può ritornare, se sostenuta da certi atteggiamenti culturali e relazionali che persistono anche nel nostro quotidiano. Dobbiamo tenere sempre a mente la nostra storia, di cui siamo figli.>

Il tema della legalità è sempre stato centrale nella narrativa di Comparin, sin dal primo romanzo “I Cento Veli”, che affrontava il tema della tensione tra Bene e Male nell’Uomo, raccontando un capitolo di storia dimenticata: la vicenda dei confini italiani ed istriani che facevano da sfondo alla tragedia delle foibe. Fondato sul concetto della legalità in ambito finanziario anche il testo Econosofia, scritto per il teatro e portato in scena per la prima volta al Teatro Politeama Palermo dalla Fondazione Falcone ed in seguito in tutta Italia.

Comparin sta attualmente lavorando ad una prossima importante pubblicazione, ambientata attorno alle splendide Cattedrali monumentali costruite dai Franchi sui sentieri che univano Roma con le altre civiltà, per la quale sarà necessario studiare gli archivi religiosi custoditi nel cuore dei Musei Vaticani. “Non so ancora che forma avrà, se romanzo storico oppure saggio. Dopo aver tanto scandagliato il fondo più buio dell’animo umano, ora sto indagando del perchè l’uomo senta l’esigenza di fare cose così belle.”

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