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A Segrate, museo e monumento in onore della Lambretta

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Da pochi giorni l'installazione di una Lambretta del 1960 impreziosisce l'arredo urbano di Segrate, Comune dell'hinterland milanese che confina con il quartiere milanese di Lambrate dove la Innocenti produceva lo scooter. La Lambretta è posizionata all'interno della rotonda realizzata contestualmente alla nuova area commerciale Secomind, al confine con Milano. L'opera, una Lambretta inserita in un cerchio, è un omaggio alla storica due ruote Innocenti è ispirata a quella proposta per la presentazione del modello 125 D del 1952 al salone del Ciclo e Motociclo di Milano. Originalmente la ruota girava per mezzo di un motore elettrico, simulando le asperità del terreno, così da poter apprezzare il molleggio delle sospensioni. Il modello inserito nell'installazione è una 150 LI II serie del 1960, prodotto nel maggior numero di esemplari: 206.020.

La Lambretta è stato probabilmente il prodotto industriale milanese più diffuso e conosciuto nel mondo. Dall'Asia al Nordamerica, dalla Norvegia al Sudafrica non c'è stato paese che non sia stato sedotto dal fascino di questo scooter, vanto della genialità italiana che tutto il mondo riconosce e invidia. Alla fine degli anni Cinquanta il grande successo dei modelli Li e Tv hanno portato la produzione a raggiungere ritmi di uno scooter ogni 52 secondi.

Ma quando parliamo di Lambretta e di Segrate non possiamo non ricordare il museo dello scooter a Rodano e che ampio spazio concede ovviamente alla Lambretta. Il museo dello scooter nasce dalla passione di Vittorio Tessera, collezionista da oltre 20 anni di questo popolare mezzo di trasporto, con l’intento di farne conoscere l’importanza storica e culturale, la sua evoluzione dagli esordi fino ad oggi, i progetti ed il futuro. Grazie alla cospicua donazione della famiglia Innocenti lo scooter più rappresentato è la Lambretta, costruita a Lambrate dalla Innocenti, che è presente con 36 esemplari dei più significativi nonché dei prototipi più rari oltre a modellini e pezzi di ricambio, trofei, medaglie e abbigliamento. Nel Museo è dato ampio spazio sia alla produzione nazionale che internazionale con oltre 80 scooter esposti; da segnalare una sezione molto interessante di scooter da corsa degli anni 50. Nella sezione “Scooter Italiani” sono presenti i più rari modelli della ricca produzione del secondo dopoguerra: il Nibbio, primo scooter costruito in Lombardia nel 1947 (tre esemplari conosciuti), il Furetto, primo scooter costruito dalla ISO nel 1947 (tre esemplari conosciuti), il Simat, primo scooter costruito in Italia nel 1940 (unico esemplare conosciuto). Per quanto riguarda la sezione internazionale tutti i paesi più importanti sono rappresentati con uno o più modelli originali. Inoltre la collezione comprende anche l’unico archivio ufficiale Innocenti: più di 5000 foto, disegni costruttivi, manuali, filmati dal 1947 al 1972 prodotti dalla casa milanese ecc. Ampio spazio è dedicato alla stampa dell’epoca e alla manualistica tecnica dei modelli esposti.

Info:

Via Papa Giovanni XXIII 16/A - Rodano (MI) - Ingresso libero, lun. - sab.: su appuntamento, dom.: 10 - 12 / 14 – 18 tel. 02.9532.0438
www.museoscooter.it - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


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