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Olona-Lura: rigenerazione dei luoghi dell’oblio sulla ciclovia

Scritto da  Redazione

Un territorio può essere osservato come un’ecosistema capace di ospitare attività policentriche che plasmano l’economia locale di una comunità. Imprenditori, artigiani, agricoltori, commercianti che, nel corso del tempo, hanno radicato la ricchezza nel proprio territorio. Questa è una delle peculiarità dei luoghi lungo la Ciclovia Olona Lura, il saper fare ed una visione imprenditoriale che, ancora oggi, caratterizza gli abitanti di questo territorio.

Ma l’economia progrediva e la distruzione creatrice ha lasciato segni impietosi, a testimonianza di quello che in passato ha animato un territorio. E’ il caso dei luoghi prossimi ai fiumi Olona e Lura. Un tempo, grazie alla forza delle loro acque, erano i cuori nevralgici dello sviluppo industriale a cavallo tra ‘800 e ‘900 con cartiere, cotonifici, filande, mulini a forte vocazione produttiva, talmente forte che venne costruita una ferrovia per il trasporto delle merci, qui prodotte in abbondanza.

La crescita del trasporto su gomma, unito alle innovazioni nella forza motrice, non più idraulica ma elettrica, resero obsoleta la presenza delle attività produttive nel fondovalle, a vantaggio di altre zone più facilmente raggiungibili. Chiusero così le attività economiche e con esse poche decine d’anni dopo anche la ferrovia cessò di funzionare. L’abbandono economico di questo territorio però non sottrasse gli spazi che consentirono quella prosperità. Spazi che lentamente entrarono nell’oblio.

Il fenomeno è noto in molti luoghi in Italia ed Europa e la domanda è sempre la stessa: cosa fare di questi spazi? Sono un problema perchè l’incuria li ha trasformati in fattori negativi di degrado o rappresentano un valore locale? Molti sono stati animati da questi quesiti e tante risposte hanno iniziato ad emergere in diversi luoghi, certamente sono un valore, la difficoltà sta nell’individuare l’amalgama locale in grado di far rivivere e rigenerare questo importante patrimonio definito “archeologia industriale”. La Regione Lombardia ne ha fatto un censimento, i Comuni hanno iniziato a considerare questi luoghi nella programmazione urbanistica e molte realtà locali stanno valutando l’interesse ad una loro rigenerazione, una nuova vita che va ben oltre al semplice restauro o ristrutturazione.

Sulla Ciclovia Olona Lura, durante i sopralluoghi abbiamo iniziato a considerare molte di queste strutture, molti luoghi sedi di caselli ferroviari dismessi, industrie abbandonate, spazi inutilizzati e degradati. Forme eleganti che segnano il passo e restituiscono anche un’estetica d’altri tempi, più a misura d’uomo che ben leggibile da chi pedala in sella ad una bicicletta. Per questa ragione all’interno dello studio di fattibilità stiamo osservando questi spazi per considerarli come una peculiarità locale in grado di far crescere il valore aggiunto della proposta cicloturistica.

Cosa fare in questi spazi? Come definirne una nuova funzione? Quali sono gli strumenti? Un luogo che per decenni è entrato nell’oblio potrebbe riemergere in forme inedite, offrendo valore aggiunto all’interno di processi di riconfigurazione dell’economia locale. In molti casi il processo è già in atto, trainato dalle nuove forme di imprenditorialità giovanile in grado di creare e scambiare valore con il tessuto imprenditoriale locale. L’economia digitale e quella dei servizi, gli spazi di coworking nei quali sperimentare forme di lavoro collettivo, l’accoglienza per il turismo sostenibile, le produzioni alimentari biologiche sono solo alcune delle forme nelle quali queste pratiche si concretizzano, in relazioni inedite tra spazi territoriali e competenze dinamiche.

*pubblicato originariamente su: http://cicloviaolonalura.org/2015/07/16/rigenerazione-dei-luoghi-delloblio-sulla-ciclovia/

Per conoscere il progetto Ciclovia Olona Lura: http://cicloviaolonalura.org/progetto/

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