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Panperduto: apre il Museo delle Acque Italo-Svizzere e l’ostello

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Presso le dighe del Panperduto, in comune di Somma Lombardo (VA), a partire dal 6 marzo 2016 saranno aperti al pubblico l’Ostello e il Museo e delle Acque Italo-Svizzere con i relativi servizi ricettivi.

Finanziato nell’ambito del Progetto Idrotour e del programma di cooperazione transfrontaliera Interreg Italia-Svizzera, il Museo delle Acque Italo-Svizzere nasce con l’obiettivo di illustrare l’origine, la storia e la complessità strutturale e funzionale del bacino idraulico italo-svizzero del Ticino. Frutto del recupero e della rifunzionalizzazione di un edificio un tempo destinato alle attrezzature per la manutenzione, è stato progettato secondo elevati standard di risparmio energetico e sostenibilità ambientale. Posto al centro dell’isola artificiale di Confurto, una lingua di terra tra il fiume Ticino e il bacino di calma di Panperduto, è pensato come un “ecomuseo”, uno spazio immerso completamente nel verde, inserito in un itinerario navigabile. L’attivazione di un percorso navigabile nel bacino di calma delle Dighe di Panperduto favorisce, infatti, la comprensione del funzionamento di un nodo idraulico particolarmente complesso e, al contempo, consente di apprezzare la peculiarità e bellezza del paesaggio circostante.

L’edificio, a pianta rettangolare, recupera attraverso una ristrutturazione conservativa la fisionomia dell’edificio originario. Circondato da una splendida cornice arborea, è collegato da un deck ligneo al pontile per l’attracco delle imbarcazioni. Illuminato da una grande loggia vetrata, ospiterà mostre a pannelli didattici (fotografie storiche del canale e delle opere idrauliche, ecc.) sull’uso dell’acqua del Ticino dalla Svizzera al Po, ed esposizioni temporanee sulle risorse naturali e culturali del territorio. Nella cosiddetta “sala della geografia” è disegnata sul pavimento una mappa, in scala 1:1.500, del percorso che da Sesto Calende conduce fino alle Dighe del Panperduto. A sud del museo e lungo il canale, sarà realizzato nei prossimi mesi il cosiddetto “giardino dell’acqua”: un moderno parco giochi con una selezione di giochi d’acqua per comprendere i principi della fisica e le modalità di utilizzo dell’acqua per fini irrigui, energetici e di trasporto.
Saranno quindi proposti conferenze e laboratori didattici (“Come è fatta l’acqua?” Le caratteristiche fisiche e chimiche e i suoi stati; “Che forza l’acqua! Per l’energia elettrica”; “Galleggiare e Navigare”; “Quanta vita in una goccia d’acqua!” Dal plancton ai bioindicatori per l’analisi delle acque), tutti centrati sull’acqua e sui tanti suoi possibili utilizzi, che proprio a Panperduto trovano un esempio concreto.

La “Locanda Panperduto” è un moderno ostello, finanziato da Regione Lombardia, situato nei pressi del comune di Somma Lombardo (a 10 minuti dall’aeroporto di Malpensa) lungo il sentiero europeo E1, nei pressi dell’opera di presa delle Dighe di Panperduto. Attraverso la ristrutturazione conservativa dell’antico casello di guardiania idraulica delle Dighe di Panperduto, l'edificio ottocentesco è oggi destinato ad accogliere il flusso di turisti lungo l’itinerario fluviale e ciclopedonale. La nuova struttura, “CO2free” (ovvero con impianti di riscaldamento e raffreddamento completamente elettrici), dispone di ampie camere da 2/4 posti (ognuna con servizi igienici e doccia interni) e di una foresteria da 4/6 posti letto con angolo cottura. A disposizione degli ospiti anche ampi spazi comuni – sala colazione, salone multifunzionale con vista sulla diga, giardino esterno con belvedere – e numerosi servizi. L’edificio conserva l'ufficio idrometrico di manovra e presidio dell’opera di presa e spazi riservati al custode e agli operatori del Consorzio ETVilloresi.

Le Dighe del Panperduto sono il terzo sbarramento artificiale sul fiume Ticino, a valle del lago Maggiore. Si trovano a nord-ovest della Pianura Padana, nelle vicinanze dell’aeroporto di Malpensa, tra Varallo Pombia e Somma Lombardo, al confine con le province di Varese e Novara.

E’ opportuno parlare di “dighe” del Panperduto perché non si tratta solo del bell’edificio di presa emergente sull’acqua, ma di una serie di manufatti:

  • la      traversa di sbarramento sul Ticino;
  • lo      sfioratore di restituzione delle acque in caso di piena;
  • l’edificio      regolatore e il bacino di distribuzione.

L’edificio di presa - lungo 70 metri e dotato di 30 luci cui venivano applicate paratoie mobili per il deflusso dell’acqua - è un monumento d’ingegneria idraulica del XIX secolo, frutto di un progetto che ha coinvolto sia l’Italia che la Svizzera, e in particolar modo il Canton Ticino e la Lombardia, e rappresentano tuttora l’elemento cardine dell’intero sistema idraulico dell’Est Ticino.

Le Dighe sono “l’origine moderna” del sistema dei Navigli del Ticino (Grande, Bereguardo, Pavese). Costruite per derivare le acque del lago Maggiore e del Ticino e irrigare le terre "asciutte" a nord-ovest di Milano attraverso il canale Villoresi fino all'Adda, sono state utilizzate dal 1901 anche a fini energetici grazie alla realizzazione del canale Vittorio Emanuele III, il cosiddetto canale Industriale.

Il progetto Idrotour - finanziato dal programma operativo di cooperazione transfrontaliera Interreg Italia-Svizzera 2007-2013 e promosso da Regione Lombardia e dal Consorzio Est Ticino Villoresi insieme al partner svizzero Associazione Locarno-Milano-Venezia - rappresenta un tassello importante del più ampio disegno di valorizzazione turistica e ripristino della navigabilità fluviale e lacustre da Locarno a Milano e di qui a Venezia. L’antica “idrovia” da Locarno a Venezia è, infatti, suddivisibile in quattro percorsi: da Locarno a Sesto Calende, con navigazione sul Lago Maggiore; da Sesto Calende alle Dighe di Panperduto; dalle Dighe alla Darsena di Milano (seguendo il cosiddetto canale Industriale e il Naviglio Grande, con una possibile deviazione sul Naviglio Bereguardo); e quindi fino a Venezia lungo il Po. Il progetto Idrotour ha contribuito, in particolare, alla riqualificazione delle Dighe di Panperduto, un gioiello d’idraulica industriale in un’area, il Parco Regionale Lombardo della Valle del Ticino, di grande interesse dal punto di vista naturalistico e turistico.

Fonte: www.idrotourlombardia.it

Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi (ETVilloresi)

Il Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi (ETVilloresi) è un ente pubblico economico a carattere associativo, parte del sistema regionale lombardo (legge regionale n. 31/2008).

L’attuale Consorzio, erede del Consorzio canali dell’Alta Lombardia costituito nel 1872 sui terreni irrigati dal Canale Villoresi, è il risultato di un lungo processo che ha portato, per ultimo, alla fusione dei preesistenti Consorzio di Bonifica Eugenio Villoresi e Consorzio di Bonifica del Basso Pavese. Nel Consorzio sono inseriti anche i territori irrigati con le acque derivate dai Navigli Grande, Bereguardo, Pavese e Martesana.

Il comprensorio amministrato, secondo in Italia per estensione, ha una superficie complessiva di quasi 280.000 ettari e si estende su sette province (Milano, Lodi, Monza e Brianza, Pavia, Varese, Como e Lecco). I confini naturali sono il Ticino, l’Adda, il Lambro e il Po.

ETVilloresi si occupa della bonifica idraulica e dell’irrigazione di quest’area gestendo a questo fine le acque superficiali e di falda e si occupa altresì di valorizzare le acque e la rete a fini energetici, paesaggistici, turistici e ambientali.

Info: www.etvilloresi.it

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