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La mazza casalinga, i formaggini e un boccalino di merlot

Scritto da  Fabio Sennhauser

La maggiore attrattiva turistico-gastronomica del Canton Ticino è rappresentata sicuramente dai “grotti”, locali rustici molto particolari, assolutamente tipici di questa regione, ma anche della Mesolcina, dell’alto Varesotto, del Verbano, dell’alto Lario e della zona di Chiavenna. Meritano un’attenzione speciale per chi è alla ricerca di tradizioni locali, storia e gastronomia tipica. I grotti fondono infatti l’anima rurale e montanara del Canton Ticino con la tradizione culturale della popolazione locale, creando spazi di socializzazione simpatici e cordiali che offrono una gastronomia appetitosa e genuina. La cultura incontra la natura, è proprio il caso di dirlo, in una contaminazione interessante: i grotti diventano spazi a misura d’uomo in ogni senso. Nelle pareti montane che costeggiano le valli si aprono delle cavità naturali che si insinuano attraverso i resti di antiche frane, creando un ambiente in cui la temperatura interna non risente delle variazioni climatiche dello spazio esterno. Sono i grotti, così com'erano in origine, e gli abitanti del Canton Ticino hanno imparato a trarre beneficio da questi anfratti così caratteristici da tempo immemore. Inizialmente furono usati come magazzini per conservare prodotti alimentari – soprattutto formaggi, ma spesso anche vini e salumi – per tenerli a temperatura costante. Con il passare del tempo, grazie soprattutto all’introduzione di nuovi metodi di conservazione delle derrate, i grotti si sono trasformati in luoghi di ritrovo in cui godere di una bella frescura durante l’estate. Nel secolo scorso hanno assunto la forma di veri e propri esercizi pubblici, diventando sinonimo di trattoria rustica dall’ambiente suggestivo, spesso scavato proprio nella roccia o costruito in pietra viva, sovente arredato con i pittoreschi tavoli in granito. I grotti sono situati, di regola, in zone discoste e ombreggiate, non sempre rispettano la vocazione originaria, alcune volte sono in realtà dei veri e propri ristoranti, ma la "filosofia" è spesso immutata. Offrono una cucina tipica non particolarmente elaborata, legatissima ai prodotti del territorio e dispongono di un ampio piazzale adibito a servizio esterno dove si mangia al fresco, sotto gli alberi. In genere, infatti, gli spazi interni sono molto limitati. Vi si servono solitamente prodotti e piatti nostrani: salumeria della mazza casalinga (salame e mortadella in particolare), minestrone, busecca, risotto, pesci in carpione, vitello tonnato, arrosto (freddo o caldo) con insalata e patate rosolate, polenta con brasato, coniglio, cazzöla, funghi, formaggi e formaggini, zabaglione, torta di pane, pesche al vino. Dal boccalino o dal tazzino si sorseggia Merlot nostrano, o magari anche Barbera con la gazzosa. Un giro nel Canton Ticino, allora, non può prescindere da frequenti soste in questi graziosi locali.

Fonte: liberamente tratto da siti turistici ticinesi

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