La bresaola della Valtellina immune dalla crisi dei salumi
Scritto da Emanuele ScarciAnno positivo il 2015 per la bresaola della Valtellina Igp. Il Consorzio di tutela Bresaola della Valtellina stima che la produzione del 2015, riferita alle 15 aziende consorziate, ammonta a oltre 12.272 tonnellate di prodotto certificato per un valore alla produzione di 215 milioni di euro. Rispetto al 2014 la produzione registra una lieve aumento, +1,2%, e rappresenta il 70% dell’intera produzione di bresaola.
Seguendo un preciso trend di mercato nella grande distribuzione, sono stati ottimi i risultati del preaffettato in vaschetta, con una produzione che rappresenta il 40% del totale certificato (circa 4.925 tonnellate): +3,53% rispetto al 2014. In generale la Bresaola sembra rimanere immune dalla crisi che ha colpito i salumi, specie dopo la pronuncia dell’Organizzazione mondiale della sanità con l’allarme rischio cancro lanciato su carni rosse e salumi.
“La Bresaola della Valtellina mantiene trend interessanti di consumo – osserva Mario della Porta, presidente del Consorzio – pur essendo un prodotto di fascia alta di prezzo. La sua forza sta nelle sue caratteristiche dietetiche e nutrizionali, che ben si adattano alle moderne abitudini di consumo e agli stili della vita di oggi”.
Serve più export
“L’export di Bresaola della Valtellina – conclude Della Porta – rappresenta appena il 6,5% della produzione, una percentuale quindi ancora contenuta ma che tenderà a crescere. L’impegno dei produttori è infatti orientato nella direzione di attivare nuovi sbocchi, soprattutto nei mercati extra europei”. Infatti qualcosa inizia a muoversi: dopo l’accordo Canada-Ue dell’anno scorso, potrebbero arrivare i primi contratti con l’apertura del mercato canadese e si registra, stando al Consorzio, un deciso passo avanti nelle trattative per l’export di bresaola in Giappone: quest’anno si dovrebbe partire con le prime spedizioni del prodotto.
*originariamente pubblicato su: http://emanuelescarci.blog.ilsole24ore.com/