Elezioni Varese, il tiro alla fune nel centrodestra
Scritto da Claudio BollentiniUn passo avanti, due indietro, riunioni riconvocate, telefonate tra alleati o presunti tali che si susseguono nervosamente, uno stallo reale. La partita nel centrodestra si fa complicata, e questo dato non è certo una novità, ma si fa anche molto interessante per valutare gli strascichi che questa lunga vicenda lascerà nella coalizione. Insomma, al di là delle solite beghe da mettere sempre in conto in questi casi, sono in gioco gli equilibri futuri della coalizione e dei poteri che ci gravitano intorno e non è detto che siano sulla falsariga del passato, anzi. La Lega finalmente ha fatto il nome del candidato e altrettanto finalmente si sono chiarite le posizioni degli altri attori in campo. Almeno questo è un passo avanti. La candidatura Cherubino nasce dall’iniziativa di Giancarlo Giorgetti, d’accordo con Maroni e avallata alla fine da Salvini. Ci saranno anche i malumori della base da mettere in conto, la segreteria cittadina che mugugna e che voleva qualcuno della sezione, ma diciamocelo chiaramente, quanto è mai contata veramente la militanza padana nelle scelte del movimento? Nulla o quasi. La Lega che fa un nome di quel peso è compatta piaccia o no, chi non è d’accordo alla fine si allinea. L’uomo delle trattative, Matteo Luigi Bianchi, è oggi la quintessenza della Lega dialogante, pronta a fare qualche passo indietro sulle candidature pensando al rafforzamento di Matteo Salvini leader del centrodestra alle prossime politiche. Il gioco vale la candela, come si suol dire. La carta Cherubino ha poi certificato quello che si immaginava da tempo, ovvero la posizione ormai esterna alla coalizione dei bavaresi, che insistono infatti col candidato Malerba e la posizione assolutamente critica a prescindere di Ncd. Nel caso di Ncd, si esprimono dubbi su Cherubino, si pensa per questioni riguardanti l’Ospedale, si mostra interesse per Malerba come contrappeso, si apre la porta ad una mediazione, magari passando per le primarie. Quindi, mentre con i bavaresi la strada per un accordo è oggettivamente complicata, per Ncd ci sono ampi margini per vederli in coalizione col centrodestra. Anche perché Ncd non appare compatto, meglio non tirare troppo la corda. Cl e amici, la componente quasi totalitaria di quella formazione è divisa in tre tronconi, una parte con i bavaresi, una parte con Ncd ufficiale, altri che guardano addirittura a sinistra. Sono in gioco, come detto prima, gli equilibri di potere nella città giardino. L’operazione bavaresi, volta a preservare vecchi rapporti e alleanze che affondano nella notte dei tempi politici varesini oggi mal si combina con gran parte degli obiettivi della Lega, di Forza Italia e dei minori. Un tiro alla fune neanche tanto diplomatico che dovrà pur aver una conclusione in tempi rapidi. Si può prevedere che la candidatura Cherubino abbia perso forza, quasi tramontata, proprio per i tanti distinguo che ha trovato, ma non è scontato che le soluzioni di mediazione trovino facile presa e risolvano una volta per tutte la querelle. Si potrebbe trovare l’escamotage delle primarie, ma se diventano il terreno per scontri fratricidi, meglio non farle. Sicuramente oggi manca il collante, ossia un accordo sul futuro di città che si vuole governare. E si torna al punto di partenza, al confronto tra fautori del cambiamento negli equilibri di potere e conservatori dello status quo. Per tagliare la testa al toro, resta l'opzione politica per la Lega, ossia calare la carta Giancarlo Giorgetti, un nome inattaccabile. Ma questa è un'altra storia.